Nutrizione

Nutrizione e Dialisi

La dialisi a cui verrai sottoposto andrà in gran parte a sopperire alla mancata funzione del tuo rene. Di conseguenza le rigide diete a cui eri sottoposto nella fase conservativa della malattia saranno ben presto un lontano ricordo. Con la dialisi potrai ricominciare a mangiare in modo più normale e consono alla dieta mediterranea.
Ad esempio potrai ricominciare a mangiare la pasta e il pane, non dovendo in alcun modo pensare di sostituirli con i prodotti aproteici. Inoltre potrai concederti sia a pranzo sia a cena il secondo piatto di carne o pesce che apprezzavi tanto e che per lunghi periodi hai dovuto escludere o comunque limitare.

Talvolta le persone in dialisi non mangiano a sufficienza perché non hanno appetito, a causa dell’accumulo di urea nel sangue, per paura di un possibile aumento di peso o perché costrette a cambiare il tipo di alimentazione.
Per mantenere un adeguato stato di salute, evitare complicazioni (infezioni, problemi cardiaci) occorre però non ridurre l’apporto di alimenti, non saltare i pasti, né sbilanciarne i contenuti altrimenti potrebbe comparire uno stato di denutrizione pericoloso anche per la stessa sopravvivenza. Per mantenere uno stato nutrizionale accettabile è quindi fondamentale introdurre giornalmente le calorie ed i nutrienti (in primis le proteine) necessarie.

Il Potassio

Il potassio è un minerale presente in molti alimenti e bevande e ha un ruolo chiave nella regolazione del ritmo cardiaco e nello svolgimento dell’attività muscolare. La quantità di potassio in eccesso viene normalmente eliminata dal rene. Per questo motivo i soggetti in trattamento dialitico devono assolutamente controllare la quantità di potassio introdotto con la dieta, evitando sia le carenze che soprattutto gli eccessi di questo minerale.

N.B. Normalmente non si devono superare i 2000-2500 mg di potassio al giorno!

Come controllare i livelli di potassio?

Eseguire la dialisi secondo prescrizione, rimanendo ogni volta tutto il tempo della durata della dialisi. Fare attività fisica aiuta ad eliminare parte del potassio. Svolgi almeno 3-4 volte la settimana attività fisica di lieve moderata intensità (andare in bici, fare delle passeggiate).
Alcuni SALI DIETETICI utilizzati in sostituzione del comune sale contengono elevati fonti di Potassio; per questo motivo questi sali sono assolutamente da EVITARE in dialisi.

Riduci le porzioni e non abbinare tra loro gli alimenti ricchi in potassio:

◊ Frutta dei paesi tropicali: banane, kiwi, avocado
◊ Frutta estiva: albicocche, pesche, melone
◊ verdure: spinaci, carciofi, barbabietole, porro
◊ Patate (in sostituzione del pane e/o della pasta)

Le Proteine

Le proteine sono i mattoni che compongono il nostro organismo. Esse possono essere paragonate a delle collane: le collane sono formate unendo gemme di vario colore e forma, così le proteine sono costituite da elementi più piccoli chiamati amminoacidi.
Il nostro organismo è in grado di creare da sé alcuni amminoacidi. Altri, chiamati essenziali, non è in grado di sintetizzarli e quindi devono essere assunti con la dieta per poter costruire tutte le proteine necessarie al nostro corpo.
Gli alimenti di origine animale (carni, pesce, uova, latte e derivati) contengono proteine di alto valore biologico, ovvero sono in grado di fornire al nostro corpo tutti gli amminoacidi necessari. Anche i legumi e i cereali contengono un buon contenuto in proteine.

N.B. In corso di dialisi il fabbisogno di proteine è superiore a quello delle persone senza insufficienza renale.

Come descritto in precedenza, quando si inizia a fare dialisi può accadere di dimagrire e di non avere più forze (astenia). Queste cose possono succedere per:

  • Assenza di appetito (a volte dovuta all’uso dei farmaci).
  • Rifiuto di particolari alimenti ricchi in amminoacidi essenziali, quali le carni e i suoi derivati, le uova e il pesce. Nel corso della dialisi vengono persi alcuni amminoacidi definiti essenziali, perché il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli e li deve quindi attingere dalla dieta. Una carenza nella dieta di alimenti contenenti questi amminoacidi può quindi esporti a malnutrizione.
  • Una volta iniziata la dialisi la dieta viene totalmente modificata rispetto alla fase conservativa dell’IRC. Molti pazienti non riescono ad adattarsi al nuovo regime rimanendo ancorati ai vecchi principi della dieta conservativa (es. restrizione proteica).
I Carboidrati
  • I carboidrati, definiti anche “glucidi” o “zuccheri”, forniscono all’organismo il “carburante” per svolgere tutte le attività
  • Anche i soggetti in dialisi devono assumere la maggior parte dell’energia necessaria da carboidrati (55-60% delle calorie totali
  • I carboidrati si possono trovare sia in forma complessa (es. amido), i quali forniscono energia a lenta utilizzazione, sia in forma semplice (miele, zucchero, bibite, frutta) che vengono rapidamente assimilati dall’organismo fornendo energia di pronta utilizzazione.
  • La preferenza deve essere per quelli complessi (pane, pasta, riso) che vanno introdotti quotidianamente.
I Liquidi
  • Il nostro corpo è composto per circa il 60% da acqua.
  • L’acqua è un elemento essenziale per il nostro organismo in quanto interviene in molte reazioni biologiche del corpo.
  • Ogni giorno si introducono circa 1,5–2 litri di acqua derivanti dalle bevande e dagli alimenti, mentre le principali vie di eliminazione sono rappresentate dalla sudorazione e dall’urina, attraverso l’attività dei reni.
  • La dialisi è capace di rimuovere ogni eccesso di liquidi; ma cosa pensi possa accadere al nostro cuore e alle nostre arterie se ogni due giorni sono sottoposte a dilatazioni (eccesso di liquidi con l’alimentazione tra una seduta dialitica e l’altra) e riduzione (in dialisi) troppo elevate? Pensa ad un elastico che viene teso in continuazione: il rischio è che prima o poi si romperà!
  • L’aumento interdialitico accettabile è di circa 2 kg per un uomo di 60 kg (in media minore al 4% del proprio peso). La ritenzione idrica può portare alla dispnea (difficoltosa respirazione) con il rischio di evoluzione in edema polmonare, un evento molto pericoloso per la vita!
  • Parlando di liquidi si pensa ovviamente all’acqua e a tutte le bevande che vanno consumate con moderazione una volta iniziato il trattamento dialitico. In realtà l’acqua è contenuta in abbondanza anche in molti cibi. Ad esempio, la carne è costituita per circa il 75% di acqua mentre la frutta e le verdure ne contengono in media circa il 90% del loro peso.
  • Tutti questi alimenti perdono una gran parte di acqua con la cottura, in particolare le verdure o la carne ne perdono fino al 30% con l’arrostimento o il 10% con la bollitura. Queste perdite sono però da considerare nulle al fine del bilancio idrico, perché gli alimenti secchi come la pasta o il riso al contrario tendono ad assorbire acqua fino a 3 volte il loro peso di partenza.

 

Per un corretto bilancio idrico è quindi essenziale fare attenzione all’introito di tutte le bevande, intese non solo come l’acqua che beviamo ma anche il the o il latte della colazione, le minestre dei pasti principali, i caffè, il vino e le bevande consumate nella giornata, gelati e ghiaccioli che spesso vengono utilizzati per alleviare la sensazione di sete cronica.